Silvia  Marchi
Collabora con Meer da giugno 2023
Silvia Marchi

Silvia Marchi nasce nel 1993 a Pordenone. Dopo il diploma al Liceo Classico Leopardi-Majorana si iscrive all'Università degli studi di Trieste e nel 2019 si laurea in architettura, con una tesi in storia dell'architettura. Successivamente decide di assecondare una sua grande passione: frequenta il corso internazionale di Alta Formazione in Architecture for Exhibition presso la YACademy di Bologna e diventa exhibition designer. Per il lavoro conclusivo, la progettazione di una mostra per National Geographic presso Palazzo Blu a Pisa, è seguita dal tutor Arch. Zampieri, direttore dello studio Chipperfield di Milano.

Durante gli studi universitari, collabora con lo studio d’arte G.R. Di Sacile (PN), con Nexus Connessioni artistiche e con ERT (Ente regionale teatrale del Friuli Venezia Giulia). Grazie a queste esperienze si appassiona al mondo dell'arte e del teatro. In particolare, l'incontro con l'artista architetto Jorrit Tornquist le farà capire l'importanza del colore per la mitigazione degli interventi architettonici. In questo periodo, muove anche i primi passi nel mondo dell'architettura collaborando con lo studio Dal Vera & Co a Conegliano (TV).

Dal 2016 decide, inoltre, di iscriversi al FAI (Fondo Ambiente Italiano) perché crede nell’importanza del patrimonio architettonico e storico-artistico e della sua divulgazione. Per questo con la delegazione di Pordenone, si impegna ad aprire luoghi solitamente non accessibili e a trasmetterne la storia ai visitatori. Nel 2022, per il FAI realizza uno stand espositivo presso la Fiera di Pordenone, vincendo la sfida di utilizzare solo materiale riciclato: uno stand a costo ed impatto zero.

Architetto per lavoro o meglio per passione, tre anni fa si trasferisce in Alto Adige per collaborare con lo studio di architettura Markus Scherer Architekt. Alla ricerca di un team giovane e interdisciplinare con cui confrontarsi, dal 2022 decide di collaborare con lo studio monovolume architecture+design, di Bolzano. In questi studi di architettura ha la possibilità di affrontare progetti a varia scala sia nell’ambito della nuova costruzione che del restauro, con incursioni nei concorsi pubblici per la realizzazione di poli scolastici e museali. Inoltre, visto il territorio in cui si trova ad agire, ha la possibilità di confrontarsi con il delicato tema del rapporto fra architettura e paesaggio, acquisendo una nuova sensibilità.

Si definisce curiosa e appassionata. Ama viaggiare e conoscere nuove culture, al punto da non tornare da un luogo senza sapere quale sarà la prossima meta, ma ama anche riempire la propria “valigia” entrando in musei per capire cosa si nasconde dietro a ciò che si vede in una mostra, leggendo un buon libro prima di addormentarsi o guardando un film per poi commentarlo con gli amici davanti a un buon bicchiere di vino. Sempre con un biglietto in tasca, che sia per una mostra, uno spettacolo teatrale, un concerto o un aereo l'importante è essere pronta a rincorrere le proprie passioni.

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